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giovedì 28 marzo 2019

Clima: cambiamento e follia umana

Cari amici, oggi ho intenzione di parlarvi di un problema che ci accomuna tutti, e no, non è la dieta: questo problema è il cambiamento climatico che negli ultimi decenni sta diventando sempre più incontrollabile e se non si fa qualcosa nell’immediato potrebbe diventare troppo tardi e sicuramente ce ne pentiremo.



Non penso che qualcuno di noi voglia che i nostri figli e nipoti crescano senza poter ammirare ciò che ci circonda: i paesaggi della natura (e qui in Salento abbiamo delle coste da favola), le piante (più o meno ludiche), gli animali, gli insetti (anche se fanno schifo a tutti) o di poter uscire ed essere baciati dal sole, nonostante l’estate ne faremmo volentieri a meno, specie con 500 gradi all'ombra.

Ma cos’è che causa il cambiamento del clima?


A questa domanda ci sono varie risposte. Una delle cause principali è la dispersione di gas serra: alcuni di essi sono già presenti in natura ma l’attività dell’uomo ne aumenta le concentrazioni nell’atmosfera.

Porto Selvaggio
Questi gas sono l’anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto e i gas fluorurati (CFC), che vengono dispersi nell’aria in maggior quantità dalle industrie e dalle automobili, ma anche dalle discariche e dai fertilizzanti. Persino gli allevamenti intensivi sono fonte di inquinamento: quelle scorreggione delle mucche sono le prime responsabili dell'aumento di metano nell'atmosfera... Per fortuna che nelle stalle non fumano!!

Anche la deforestazione è una concausa in quanto sappiamo che le piante assorbono l’anidride carbonica. Quindi possiamo ben dire che l’uomo se la sta cercando da solo.

Invece quali possono essere le conseguenze di tale fenomeno?
Mi dispiace ammetterlo, ma pure a questa domanda ci sono molte risposte. Una delle principali è sicuramente lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento dei mari: questo vuol dire che tra meno di un centinaio d’anni città come Venezia o Gallipoli non esisteranno più, e ciò significa anche che non potremo più andare a ballare al Samsara (ecco perché previdentemente i proprietari hanno fatto la sede staccata a Riccione); credo che questo sia un motivo già sufficiente per spingerci ad ovviare a questo problema... Cari governanti, pensate ai poveri turisti che non potranno più venire a fare le vacanze nel Salento!!


Ma ora torniamo alle cose serie. L’aumento del clima causerà anche un cambiamento delle condizioni climatiche, con un aumento delle precipitazioni che possono causare inondazioni ed esondazioni dei fiumi, smottamenti e valanghe di fango e un deterioramento della qualità dell’acqua (pensate al dissesto idrogeologico in Italia sommato a condoni edilizi che hanno permesso di lasciare abitazioni in zone altamente a rischio).


Inoltre anche i Paesi in via di sviluppo saranno messi in difficoltà in quanto ancora legati al loro habitat naturale e nessuno ci assicura che riescano ad ambientarsi al nuovo clima.

Infine, ultimo dei problemi ma non per importanza, molti animali saranno a rischio d’estinzione o si sposteranno verso altre zone, con buona pace di attivisti e animalari che già per mali minori ci fracassano i criceti.

Alla fine dei conti mi sembra che la situazione sia più grave del previsto, e forse l’unica persona al mondo che ha preso veramente sul serio questa problematica e ha deciso di rendere mondiale un'azione di sensibilizzazione è una certa Greta Thunberg (tranquilli anch’io ho dovuto cercare il cognome su Google per scriverlo correttamente), una ragazzina svedese di 16 anni con la sindrome di Asperger che è stata già candidata a un nobel per la pace.

Grazie al suo intervento sono stati indetti una serie di scioperi studenteschi ogni venerdì con lo slogan "Fridays for future" e lo scorso 15 marzo c’è stato lo sciopero mondiale per il futuro al quale hanno partecipato ben 1700 città in oltre 100 Paesi differenti.


Quindi  cari ragazzi, il problema sembra essere più grave del previsto e forse tutti noi dovremmo fare il possibile per contribuire a salvare questo pianeta. Bastano pochi gesti, come ad esempio muoversi in bicicletta anziché in auto, tralasciando la fatica dei primi giorni (ma voui mettere poi che fisicaccio?!), o cominciare ad usare auto elettriche al posto di quelle a gas e benzina... Insomma, ognuno di noi può essere una po' Greta Thunberg, l’importante è esserne convinti e avere la consapevolezza sempre e comunque che si sta facendo del bene!!



Ringraziamo Federico Baglivo per il testo dell'articolo e Sara Conte per le simpatiche illustrazioni.

Tuttavia esiste ancora, specie "ai piani alti" chi nega che tutto ciò stia accadendo....