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martedì 11 aprile 2017

Tagliamo i nostri fili

Ogni tanto mi piace ricordare a tutti che esiste un sistema, che in molti faticano ad accettare, negandolo o ignorandolo.
Ma c'è, fidatevi, c'è!
Ed è molto meno astratto di quanto si creda.
L'avvento di internet e dei social network poteva essere uno strumento potentissimo per smascherarlo, per far capire ai più chi davvero comanda, quale sia il vero stadio di conoscenze raggiunto in campo medico, tecnologico, fisico, astronomico.
Poteva esserlo, e credo che qualcuno si sia davvero preoccupato in una prima fase delle possibili conseguenze che una tale apertura mentale avrebbe provocato, se i grandi equilibri, quelli taciti che nessuna crisi economico-finanziaria o guerra abbiano mai scalfito, potessero per la prima volta vacillare.
Ma il sistema è il sistema. E se continua imperterrito a dettare legge un motivo ci sarà.
Anche internet e i social network sono stati "arginati", "censurati", "manipolati", "strumentalizzati".
I contenuti sono controllati alla fonte prima di essere diffusi, Facebook e Twitter fanno leva sulle debolezze delle carne: sesso e tendenze catalizzano l'attenzione, si (re)introduce in chiave moderna la parola "seguace", con accenzione positiva (che buffo).
Sui siti meno blasonati qualche notizia davvero scottante continua a circolare, qualche coraggioso cerca ancora di sfruttare al meglio la rete. Ma il sistema ha sempre la soluzione a tutto, è bastato introdurre il seme delle fake news, diffondere il sospetto delle notizia false per far annegare nel limbo del dubbio anche le ultime verità.
Uno strumento che poteva aprirci gli occhi che finisce per chiuderceli definitivamente.
Non vi chiedo di condividere queste parole, ne di pensarla esattamente come me.
Mi piacerebbe solo che ci rendessimo conto di non essere liberi, perché se lo fossimo veramente avremmo tutta un'altra concezione delle realtà.
PS: Avanti un altro, I soliti ignoti, Reazione a catena, Affari tuoi, Striscia la notizia vi mettono allegria a cena, prima di andare a letto, dopo un'intera giornata di lavoro e frustrazioni. Ah non ci avevate mai pensato? Un abbraccio.

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