expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

lunedì 20 novembre 2017

Un libro, un gatto e il suo diario


"Sono un gatto, non credo di doverti dare altre spiegazioni"
Il mondo va così e ad ogni cinofilo si contrappone una schiera imprecisata di gattari; questo animale (se tale si può definire) è qualcosa di ancora sconosciuto e controverso. Adorato alla guisa di una divinità dagli antichi egizi, che a giudicare da cosa ci hanno lasciato in eredità non sembrano un popolo di sprovveduti, ma perseguitato nel medioevo poiché ritenuto diabolico. Il gatto unisce e divide, con il suo sguardo imperscrutabile e la sua mente furba, il suo fare pigro e ignavo ma allo stesso tempo fiero e indipendente. Daniele Palmieri ha provato ad entrare nella loro mente e a far scrivere, ad uno di loro, il pensiero felino su un comune diario. Ciò che ne è venuto fuori è un simpatico ed a volte profondo ritratto di questi pelosi compagni di vita di noi bipedi, noi stupidi bipedi, come spesso veniamo etichettati.

Dietro la fierezza di questo gatto nero si cela un carattere "umano" con le paure, la voglia di primeggiare, la dissimulata ricerca di ricevere e dare affetto, la goliardia a tratti prepotente e l'orgoglio di non voler ammettere di aver torto; ma si parla pur sempre di un gatto e quindi tutte queste debolezze vengono presentate con delle antitetiche "scusanti" che vanno sempre a favore del felino ("tremavano impauriti, accovacciati nella gabbia, non certo intrepidi come me che affrontavo spavaldo il pericolo rintanato nell'angolo").

Leggendo questo libro si alternano diversi sentimenti nei confronti del peloso protagonista, arrivando talvolta ad odiarlo; il finale è inaspettato e regala un insieme di emozioni che strapperebbe una lacrima anche al gatto più fiero (sia bene inteso, sicuramente non piangerà perché è sentimentale ma solo perché gli sarà entrata della polvere negli occhi!).

Ovviamente non mancano spunti di riflessione su molti temi prettamente umani ("incredibile quanti rifiuti producano gli umani: se si impegnassero a concepire pensieri quanto si impegnano a generare rifiuti, forse diverrebbero un po' meno stupidi. E produrrebbero meno rifiuti") e sfumature filosofiche sull'esistenza ("la morte è soltanto un passaggio oltre il velo che ci separa dal resto del mondo, un passaggio che ci fa diventare il resto del mondo").

In definitiva "Il diario di un cinico gatto" è una piacevole lettura che non richiede tantissimo tempo ma che ci mette davanti ad un nuovo modo di concepire la nostra esistenza guardandola con gli occhi dei felini con cui noi la condividiamo; occhi che, come dice una leggenda irlandese, ci permettono di vedere dentro un altro mondo.

"Molti non lo sanno, altri se lo dimenticano, ma questa è la verità. Gli umani non possono fare a meno di noi"
Risultati immagini per diario di un cinico gatto
Diario di un cinico gatto di Daniele Palmieri
edizioni Youcanprint


Nessun commento:

Posta un commento