Non penso che qualcuno di noi voglia che i nostri figli e nipoti crescano senza poter ammirare ciò che ci circonda: i paesaggi della natura (e qui in Salento abbiamo delle coste da favola), le piante (più o meno ludiche), gli animali, gli insetti (anche se fanno schifo a tutti) o di poter uscire ed essere baciati dal sole, nonostante l’estate ne faremmo volentieri a meno, specie con 500 gradi all'ombra.
Ma cos’è che causa il cambiamento del clima?
A questa domanda ci sono varie risposte. Una delle cause principali è la dispersione di gas serra: alcuni di essi sono già presenti in natura ma l’attività dell’uomo ne aumenta le concentrazioni nell’atmosfera.
Porto Selvaggio |
Anche la deforestazione è una concausa in quanto sappiamo che le piante assorbono l’anidride carbonica. Quindi possiamo ben dire che l’uomo se la sta cercando da solo.
Invece quali possono essere le conseguenze di tale fenomeno?
Mi dispiace ammetterlo, ma pure a questa domanda ci sono molte risposte. Una delle principali è sicuramente lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento dei mari: questo vuol dire che tra meno di un centinaio d’anni città come Venezia o Gallipoli non esisteranno più, e ciò significa anche che non potremo più andare a ballare al Samsara (ecco perché previdentemente i proprietari hanno fatto la sede staccata a Riccione); credo che questo sia un motivo già sufficiente per spingerci ad ovviare a questo problema... Cari governanti, pensate ai poveri turisti che non potranno più venire a fare le vacanze nel Salento!!
Ma ora torniamo alle cose serie. L’aumento del clima causerà anche un cambiamento delle condizioni climatiche, con un aumento delle precipitazioni che possono causare inondazioni ed esondazioni dei fiumi, smottamenti e valanghe di fango e un deterioramento della qualità dell’acqua (pensate al dissesto idrogeologico in Italia sommato a condoni edilizi che hanno permesso di lasciare abitazioni in zone altamente a rischio).
Infine, ultimo dei problemi ma non per importanza, molti animali saranno a rischio d’estinzione o si sposteranno verso altre zone, con buona pace di attivisti e animalari che già per mali minori ci fracassano i criceti.
Alla fine dei conti mi sembra che la situazione sia più grave del previsto, e forse l’unica persona al mondo che ha preso veramente sul serio questa problematica e ha deciso di rendere mondiale un'azione di sensibilizzazione è una certa Greta Thunberg (tranquilli anch’io ho dovuto cercare il cognome su Google per scriverlo correttamente), una ragazzina svedese di 16 anni con la sindrome di Asperger che è stata già candidata a un nobel per la pace.
Grazie al suo intervento sono stati indetti una serie di scioperi studenteschi ogni venerdì con lo slogan "Fridays for future" e lo scorso 15 marzo c’è stato lo sciopero mondiale per il futuro al quale hanno partecipato ben 1700 città in oltre 100 Paesi differenti.
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