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giovedì 22 settembre 2016

La promessa nella pioggia

Piove. 
Non che in questi giorni il cielo abbia fatto qualcosa di diverso, ma oggi piove in maniera differente dal solito. Non è più l'aria di pioggia che in estate mi riportava alla mente la mia fanciullezza, in quei giorni a cavallo tra la fine delle vacanze e l'inizio della scuola, e non è nemmeno quella pioggia invernale che sembra ti bagni fin dentro le ossa anche stando dentro casa. 
Piove. 
Una dopo l'altra le piccole gocce finiscono ora sull'asfalto, ora sui muri delle case o infine sulle finestre, scandendo con il loro ritmo regolare il passare del tempo che, stanco, sembra trascinarsi via.
Piove.
I miei pensieri sono gli unici che possono vagare asciutti e superare le grigie nuvole gravide di grondante acqua; corrono lesti e mi portano in un istante in riva al mare dove già sento i piedi sprofondare nella calda sabbia; mi manca l'odore della salsedine che mi impregna la pelle. Ma quanto è bello il mare? Si starebbe ore ad osservare la sua immensità. Un forte tuono mi riporta fulmineo alla realtà. 
Piove. 
Continuo a camminare tenendomi stretto i miei pensieri; lungo la strada incontro varia gente nascosta sotto ombrelli appesantiti dalla pioggia. Non uno sguardo, non una parola, solo la fretta di tornare all'asciutto.
Piove. 
Di persona in persona spero di incrociare i tuoi occhi:
“ciao!”
“ciao, da quanto tempo!”
“già, e non so com’è, ma quando ti incontro è come se fosse passato solo un giorno dall'ultima volta”
“vero! E tu sei meravigliosa come sempre!”
Nei suoi occhi il profumo del mare, sulle sue labbra il sorriso del cielo, il suo corpo morbido e sinuoso era un fuoco ardente di passione. Che voglia di baciarla. Un bacio rubato, un bacio infinito… E sento un incendio invadermi le vene ed un caldo tepore sul mio viso. Mi risveglio dal mio sogno ad occhi aperti sotto quel balcone cui avevo trovato riparo: pensavo a te, e all'improvviso, non piove più. 




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