Cari lettori e lettrici,
oggi non parliamo di città da visitare, musei,
spiagge, mete lontane o vicine.
Ci sono viaggi ancora più belli, viaggi che
non si programmano. Iniziano senza preavviso e ti ritrovi a bordo di un aereo, seduto
accanto al finestrino, cintura allacciata e destinazione sconosciuta. E non
ascolti le norme di sicurezza, non te ne importa nulla in quel momento. Si
decolla, l’aereo sale e una sensazione di pressione al torace ti assale. E
pensi: “Wow, come mi sento bene!”.
Attraversi le nuvole e le superi e ti
accorgi che appaiono diverse viste dall’alto, più belle direi. Il viso preme
sul finestrino e gli occhi quasi non si staccano perché vedi paesaggi che solo
da lassù puoi ammirare nella loro massima bellezza. E può essere un lembo di
terra o un oceano sterminato, tutto è molto più bello e speciale. Poi alzi lo
sguardo e ti accorgi che le stelle appaiono meno piccole e più vicine. E
durante tutto ciò, non senti nessuna perturbazione nonostante l’aereo passi
attraverso una tempesta di vento.
Poi, però, come in ogni viaggio, a un certo
punto bisogna atterrare. Si scende e, una volta a terra, la destinazione
diventa chiara, ma, soprattutto, il viaggio è finito.
A quel punto ti tornano alla mente gli altri voli
da prendere, quelli programmati e con destinazione nota. Magari quei voli su
compagnie low cost, con hostess che cercano di venderti gadget e dulcis in
fundo la musichetta all’atterraggio con tanto di applauso.
E così pensi a quanto sia stato bello prendere
quel volo, a quanto vorresti essere ancora lassù e sentirti ancora perso tra le
nuvole.
Se non avessi fatto quel viaggio però non avresti mai provato quelle emozioni...così invece, anche se solo per un breve periodo, sei andato oltre le nuvole...devi aspettare il momento in cui tutto quel groviglio di emozioni non ti faccia sentire la differenza tra cielo e terra...non è detto che il viaggio debba finire se non lo si vuole...non sai come andrà a finire ma che sia in volo o meno CI DEVI provare COMUNQUE
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