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martedì 21 giugno 2016

I 10 personaggi che incontri su un regionale

I fatti e i personaggi citati non sono di pura fantasia. La classifica che vi presento è frutto di un'indagine sociologica basata sulla pura osservazione. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Conosco i miei diritti e tutto ciò che dirò non potrà essere usato contro di me in tribunale. L'assassino è il maggiordomo. Alice attraverso lo specchio e le marmotte confezionano la cioccolata.

Dopo questo disclaimer ecco a voi una top ten dei tipi che non vorresti mai incontrare in treno, ma, purtroppo, a volte, sai, la sfiga.

Al numero 10 il povero studente in viaggio per sostenere un esame. Probabilmente è l'ultimo esame dell'anno, ma tra pic-nic e giornate al mare per gustare la prima tintarella ha avuto pochissimo tempo per studiare. Ne approfitta delle ore di viaggio per ripetere gli ultimi capitoli. Pensa di essere solo nel vagone e quindi il volume della voce si innalza oltre il rumore del treno sulle rotaie. Grazie per avermi esposto tutto il codice civile in materia di danno esistenziale; ora so per cosa citarti alle 5:50 del mattino.

Al numero 9 c'è il controllore diligente. Radioso e sorridente come Mercoledì Addams, si aggira nel corridoio chiedendo i biglietti e comunicando se ci fa piacere che accendano l'aria condizionata (sadisticamente consapevole che è guasta). Siamo quasi al capolinea, tempismo perfetto.

Al numero 8 l'uomo che non deve chiedere mai, nel senso che sarebbe opportuno si facesse i fatti suoi piuttosto che chiedere dove sei diretta, che fai nella vita, quanti anni hai, qual è l'origine del tuo cognome. Alla domanda "di dove sei?" gli ho risposto "di questo mondo". Crisi d'identità per il tipo, scende confuso.

Al numero 7 la signora E.T. telefono casa  per svegliare i figli. Compone il numero con l'indice, molto lentamente, come se avesse chissà quale aggeggio tra le mani. Inizia la chiamata con dolcezza per rendere il risveglio meno traumatico ma ben presto è un crescendo di rimproveri e insulti. Dall'altra parte del telefono nel frattempo la figlia ha energicamente augurato una destinazione alternativa per la madre: viaggio gratis di sola andata. La signora, paonazza in volto, si ricompone sperando che nessuno abbia sentito la telefonata.

Al numero 6 lo sportivo con la Gazzetta dello Sport in mano, occhialetti doppia lente sul naso e fronte corrugata. Si dá delle arie. Si capisce che è un tifoso d'occasione quando inizia a gufare rimpiangendo lo squadrone degli anni d'oro e le schedine del Totip. Quali siano gli anni d'oro, non lo sapremo mai. Se lui è convinto, ci fidiamo. Giocati 'sto sistemone 1-X-2.

Al numero 5 il tipo che dorme e respira a bocca aperta. Timido esemplare che boccheggia, breve comparsa in "Alla ricerca di Nemo", non riconfermato ne "Alla ricerca di Dory" in quanto la bava era più adatta al remake di "Alien". Inutile dire che il tipo è beatamente stravaccato in poltrona e dorme come a recuperare mille e una notte.

Al numero 4 lo zozzone. Lo riconosci subito, perché contempla il paesaggio dal finestrino e ne approfitta per fare pulizia, ravanando nelle narici ed estraendo pepite tutt'altro che d'oro (con cui spesso fa pure merenda). Ovviamente con le stesse dita porge il biglietto al capotreno. Urge una doccia emozionale con Amuchina.

Al numero 3 si piazzano i cinquantenni in trasferta per lavoro. La loro prima preoccupazione è quella di estrarre il tablet di ultima generazione, sparare quattro cavolate in croce sulla tecnologia e andare in panico per la scelta della foto profilo di Facebook. L'imbarazzante silenzio è rotto dal tipo più sagace del quintetto che esclama: "vi ho taggato nel post del buongiorno offrendovi un caffè virtuale". E qui, il signor Lavazza affoga nel crema e gusto.

Al numero 2 la controfigura della controfigura della brutta copia della tipa di Clio Make-up ovvero quella che si trucca in treno. Più che stendere uno strato di cipria io stenderei un velo pietoso. Ha chiuso lo specchietto soddisfatta. Aveva più sbavature di quando mio nonno scriveva con penna e calamaio.

Al numero 1 non poteva che esserci lei: la signora che puzza di soffritto alle sette e mezza del mattino. Capisco che avrà preparato il pranzo per la famiglia prima di uscire, però una doccetta prima di debuttare in pubblico è d'obbligo, suvvia. E se si dovesse trattare di un nuovo eau de parfum "soffrì de soffrit"?

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