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venerdì 3 giugno 2016

Smartphone: la nuova droga

Avevo intenzione di dedicare questo mio articolo ai nati dal 2000 in poi ma in seguito, guardando meglio la situazione, ho deciso di dedicarlo a tutti. Vorrei parlare della nuova "droga" che si diffonde sempre di più tra le persone e di cui se ne fa sempre un maggiore "consumo": gli SMARTPHONE.
Qualcuno di voi potrebbe sgranare gli occhi leggendo che l'ho chiamata droga ma, fidatevi, ormai bisognerebbe giudicarla come tale. Durante i miei ultimi viaggi (di piacere e di lavoro e di cui vi parlerò in articoli futuri) ho notato un particolare che accomuna ormai tutte le persone: si sta sempre attaccati al cellulare... SEMPRE!!! Vuoi per lavoro, vuoi per divertimento, vuoi per fancazzismo o per qualsiasi altro motivo stiamo sempre a guardare il cellulare. Ho notato, in particolare, che ogni volta che entriamo in un bar, ristorante o pub, la prima cosa che chiediamo è "scusi, c'è il wifi libero o ci potete dare la password?".

Ormai abbiamo tutti dimenticato cosa vuol dire godersi il momento, il posto e le emozioni che si vivono in un determinato istante. Il nostro primo pensiero è quello di controllare se l'amico ha condiviso qualche bella frase su Facebook, qual è il video che maggiormente gira su Youtube, se la nostra amica ha già messo la foto delle sue gambe in spiaggia su Instagram oppure cosa ha scritto una determinata persona su Twitter. Se, invece, siamo noi che viviamo qualcosa di bello, subito ci sentiamo di DOVERLO CONDIVIDERE con il mondo intero. A dir la verità io penso che non vogliamo condividerlo con il mondo ma vogliamo far invidia a tutti come per dire "alla faccia vostra io posso e voi no". Da notare soprattutto che ormai parliamo come se producessimo link e meme come se non ci fosse un domani.

Vorrei soffermarmi, in particolare, su alcune scene che hanno attirato la mia attenzione.
Ero in un pub per bere una birra con gli amici e casualmente guardo il tavolo accanto composto da persone che avevano dai 3 ai 60 anni; avevano TUTTI il cellulare in mano!! Nessuno parlava con gli altri!! Chi parlava su Whatsapp, chi leggeva le e-mail, chi fotografava il cibo e lo metteva sui social, chi giocava (in particolare la bambina di 3 anni così non disturbava i grandi e non combinava casini).

La verità è che sta venendo meno il dialogo tra le persone. Ormai siamo abituati a sentirci via telefono e non riusciamo a renderci capaci di smorzare l'imbarazzo che si potrebbe venire a creare nei momenti di silenzio durante una cena o durante un viaggio in treno oppure sugli autobus. È come se tutti volessimo stare in posti diversi rispetto al posto in cui realmente stiamo, come se al di fuori potessimo trovare qualcosa che ci completi maggiormente.

Stavo seguendo una lezione di nuoto alla piscina in cui lavora un mio amico e mi sono seduta tra gli spalti insieme alle mamme dei bambini che, con grandissimo entusiasmo, stavano imparando a nuotare. Un particolare mi ha lasciato senza parole: non c'era una sola mamma che stava seguendo quello che faceva il figlio ma erano tutte intente a giocare sul cellulare. E poi si lamentano che i bambini crescono troppo in fretta e che non hanno avuto la possibilità di vederli crescere.

Pochi giorni fa stavo per fare il classico riposino pomeridiano e, non appena poggio la testa sul cuscino, alcuni ragazzini hanno cominciato a giocare a pallone nel cortile avendo la serranda del garage come rete per fare goal (cari dolci bambini che potevate almeno cominciare a giocare alle 17 invece di cominciare alle 15). Ad ogni goal partiva una mia maledizione, non lo posso negare, ma ero felice del fatto che stessero giocando in giardino e non davanti ai videogiochi.

Allora facciamoci tutti un bell'esame di coscienza. E soffermiamoci su alcuni punti:

1. Quando andiamo in qualche luogo cerchiamo di goderci le emozioni che sentiamo in quel momento tanto agli altri non gliene frega nulla di dove stiamo noi. Non dico di non fare le foto, ci mancherebbe altro, ma almeno cerchiamo di pubblicarle dopo, a giornata finita e non l'attimo dopo che l'abbiamo scattata.

2. Se portiamo al parco i bambini giochiamo con loro o almeno ogni tanto stiamo attenti a quello che fanno perchè si cresce talmente in fretta che non ci rendiamo conto che poi loro non avranno più bisogno di noi.

3. Se stiamo con un gruppo di amici cerchiamo di non isolarci stando al cellulare altrimenti è meglio non uscire proprio con quegli amici. Cerchiamo di goderci le persone finchè stanno lì con noi e non solo tramite cellulare quando si sta lontani. È facile dire "mi manchi" oppure "appena ci vedremo dobbiamo recuperare il tempo perso" ma se non si ha la voglia di vivere le persone che tengono a noi e a cui noi teniamo, quelle rimangono solo frasi al vento. Diamo ad ogni persona la giusta importanza nel momento in cui sta lì con noi e non solo quando si è sicuri dietro ad uno schermo. Cerchiamo di superare l'imbarazzo e di parlare di più perchè è solo così che ci si conosce.

Anzi facciamo una cosa: quando si sta a cena/pranzo o in generale con altre persone... il primo che prende il cellulare (a meno che non sia per motivi seri) paga il conto a tutti!!

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