Una TV che
nel 2016 si permette di trasmettere ancora reality
show (il Signore Iddio possa punire chi ha introdotto il genere in Italia!) o, se possibile, brutte e sbiadite copie di essi, è una TV che non vuole
crescere, non vuole liberarsi dalle zavorre di programmazioni figlie di
infelici idee di autori televisivi senza scrupoli né ritegno alcuno...
Mi soffermo,
giusto per fare un esempio concreto, sulla puntata del programma “Isola dei
Famosi” (tutt'ora in onda) di qualche settimana fa… Quando è andata in onda,
penso di poterlo dire, una delle pagine peggiori in cui la TV italiana si sia
mai imbattuta! Uno “spettacolo” che ha dato parecchi spunti di riflessione.
Nelle tre ore e passa di diretta, si è succeduta una sequela di eventi
scabrosi ed indecorosi, da condannare senza appello. Violenza gratuita e
predeterminata, scene di nudo quasi “indotte”, prove da superare banali, viste
e riviste, trite e ritrite…
Sono queste,
dunque, le grandi idee degli autori televisivi italiani? Siamo davvero alla
frutta? Niente di nuovo all’orizzonte?
Questo e
molto altro (sempre peggio!) si susseguiva sotto lo sguardo compiaciuto e
bramoso di “ascolti”, ma apparentemente senza colpe alcune, di conduttori e,
appunto, autori televisivi, che hanno messo in campo il peggio del
peggio...
Una serata
ansiogena e disgustosa...
Una TV,
quindi, fucina oramai di “bruttezze” e di tanta, troppa spazzatura che il
pubblico, onestamente, non merita. Una TV che non riesce a rialzarsi... Che brutta copia di quello che era!
(Cit. d’Autore 2).
Prospettive
di miglioramento? Sinceramente poche. Almeno fin quando si continuerà a
percorrere questa via.
Questa mia
visione distopica è frutto della consapevolezza di una scarsezza assoluta di
“menti” prolifiche, di idee di addetti ai lavori veramente meritevoli di
rivestire tali ruoli.
Mettendo da
parte Bonolis (lo ammetto, a volte esagera un po’… ma avercene di geni così!)
e Chiambretti (la cui pungente ironia e irriverenza, però, trovano il loro
terreno congeniale più nella seconda e terza serata, che non nella prima),
azzardo dicendo che alla televisione italiana resti ben poco, ad oggi, di cui
andare fiera.
Proposte
imminenti? Eliminare ogni forma di reality
show e pseudo tali; reintrodurre il varietà, il quale consta sì di
semplicità, ma anche di pulizia, serenità e brio da troppo tempo sopiti. Ed in
primis, puntare finalmente su veri talenti creativi, su gente che abbia davvero
qualcosa di nuovo da offrire; puntare sul talento, in tutti i settori. Partendo
proprio dagli autori televisivi, colonne portanti dell’intera macchina
televisiva.
Concludo con
una domanda provocatoria.
Servirà
forse proprio un ultimo, grande reality per ricercare i nuovi pensatori della
TV? Per scovare nuovi talenti creativi, nuove e fertili menti da porre al
servizio della “grande malata” televisione italiana?
Pensateci…..
Nessun commento:
Posta un commento