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martedì 26 aprile 2016

La buona scuola... alla Nutella

È la mattina dopo la festa della Liberazione, si rientra a scuola dopo che anche la vittoria del quinto scudetto consecutivo della Juventus è passata quasi in sordina (oramai, non fa più notizia); sembrava una mattina come le altre ma avrei dovuto presto, piacevolmente, ricredermi. Non sono solito scrivere post di riflessioni o introspettivi, ma oggi ci sta (non preoccupatevi, a breve farò nuove verifiche).

Era finita la prima ora e mi dirigevo verso la 1L; dal corridoio vedo però che chiudono la porta dell'aula... L'inizio della settimana è devastante e non ho avuto nemmeno la forza di pensare "ma che stanno combinando?!"... Mi aspettavo di trovare chissà quale casino ma aperta la porta ritrovo tutti in piedi ai loro posti che mi accolgono quasi fosse il mio compleanno e sulla cattedra vedo un bel rotolo alla Nutella, su un vassoio, con un "biglietto" vicino.
Superfluo dire che ci ho messo un poco a realizzare il tutto. Però ero contento. Tantissimo! Molto probabilmente non è sembrato nulla (il mio ruolo me lo impone.... no, dai, sono io che non sono molto bravo in queste cose) ma è stato ciò che ci voleva per trasformare una grigia routine in un qualcosa di unico.
Certo, il loro gesto era palesemente interessato (come scritto sul foglietto, non volevano essere interrogati) ma secondo me questo fine era molto secondario: quando mai ai miei tempi ci saremmo sognati di fare una cosa del genere? E poi, seppure lo avessimo fatto, avremmo scelto come destinatario di questa attenzione il/la prof che più ci stava a noia?

Mi piace pensare che questo gesto sia frutto di ciò che in poco tempo (sono andato da loro poco dopo le feste di Natale) si sia instaurato con questo gruppo classe; rispetto, fiducia e stima reciproca, il clima ideale per portare avanti un percorso di crescita bilaterale (io cresco e imparo con e da loro, tanto quanto loro con e da me). E spero che sia riuscito a creare un ambiente simile anche in tutte le altre MIE classi.

Leggevo qualche tempo fa che "il destino della scuola è legato alla passione degli insegnanti, alla loro convinzione nel valore della cultura e delle materie che insegnano"; la scuola di questi tempi invece va a rotoli (e purtroppo non con la Nutella) e tutto diventa un vuoto susseguirsi di lotte per non annaspare in un mare in tempesta. A breve ci sarà un concorso (l'ennesimo, per chi ha fatto tanti sacrifici per abilitarsi ed ora si ritrova al punto di partenza) e si andranno a scegliere i vincitori su prove fredde e immateriali. A che serve che un professore sappia a memoria ogni singolo comma di una legge se poi in aula non viene rispettato perchè non è in grado di gestire gli alunni? A che serve che conosca l'intera sequenza del DNA se poi non sa dire che 2+2=4? La buona scuola siamo noi, nel momento in cui vogliamo essere al fianco degli alunni per portarli nel mondo e non chiuderci dietro una cattedra tra i cavilli di un decreto o nelle reminiscenze del passato.

E qui concludo, dopo lo sfogo, ripensando a questa mattina... A quel gesto che ancora di più mi fa venire la passione per questo "lavoro"  e mi spinge ad essere sempre il meglio per loro, i MIEI alunni... Anche se non vogliono essere interrogati... La "corruzione" non è mai stata così dolce come in questo caso (specie se gustata assieme a loro).

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