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sabato 23 aprile 2016

Hamburger alla Mastro

Nell'immaginario collettivo alla parola fast food si associa subito l'idea di un succulento hamburger; tuttavia questo piatto dal passato "movimentato" può essere visto anche come una pietanza dai toni gourmet.
Va da sè che non voglio assolutamente fare una di quelle miniporzioni concettuali che servono solo a sporcare il piatto e lasciarti il vuoto (nella pancia e nel portafoglio); la mia intenzione è quella di far sì che con poca fatica e poca spesa ci si possa preparare un hamburger sano e nutriente (sicuramente senza ombra di conservanti e altre schifezze artificiali che si trovano in quelli delle grandi catene).

Innanzitutto partiamo dalla polpetta, l'anima dell'intero piatto: al macinato di manzo ho aggiunto un trito di cipolla (per mantenere tutto sempre succoso), prezzemolo, salsa di soia (al posto del sale, per aumentare anche l'umami), granella di pistacchi e varie spezie (tra cui paprika e curry, le restanti sono coperte da Segreto di Stato). Impastato tutti gli ingredienti si passa alla cottura. Questa è una fase delicata perché vogliamo che l'hamburger sia cotto all'internto ma che non diventi asciutto (fondamentale perché ogni polpetta che faccio io non pesa mai meno di 300g); per questo dopo aver scaldato la piastra a fuoco basso, ho messo del sakè e coperto con un coperchio per far avvenire una lenta cottura al vapore. Solo quando esso è cotto, lo si può grigliare per dare il tipico sapore a cui siamo tutti abituati.

A questo punto possiamo solo sbizzarrirci a costruire il panino (preferibilmente fatto in casa o in stile puccia salentina) con tutti i possibili accompagnamenti. Una coppia davvero insolita ma strepitosa è brie e salsa al rafano, che vanno sul fondo del panino e su cui adagiare l'hamburger; poi ho scelto di mettere dei funghetti trifolati al momento e flambati con il whiskey, delle succose fettine di pomodoro sulle quali è spontaneo il contrasto con la pancetta croccante, una foglia di insalata (per rimanere leggeri) e una spruzzata di salsa bbq...

Ovviamente il tutto non va mangiato "a secco" e di sicuro un abbinamento di successo è con una buona birra (se siete homebrewer come me, bevete una delle vostre produzioni) artigianale, preferendo uno stile quale IPA o APA che con le note agrumate dei luppoli americani e la bevuta leggera e amarognola, ben si prestano a sgrassare il palato e aumentare l'appetito.

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