expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

domenica 17 aprile 2016

Il calcio cambierà il mondo!

Il calcio non conosce mezze misure: o lo si ama, o lo si odia. E non ci vuole certo un genio per capire che fondamentalmente nessuno ha torto.
Come poter biasimare il ragazzino che dopo i compiti corre a giocare per strada con gli amici o vede nel campione in tv un modello da seguire.
Come non capire la giovane moglie che il sabato sera è costretta a restare a casa, perché il marito non può assolutamente perdersi il big-match di giornata (o semplicemente c'è la partita della sua squadra del cuore, a prescindere se l'avversario sia il Barcellone o il Bassano del Grappa).
Il calcio, con le sue mille sfaccettature (giocato, seguito in tv o allo stadio, fantagiocato) e con le sue innumerevoli contraddizioni (principi etici e morali dello sport, calcioscommesse, sano divertimento, corruzione, bandiere storiche, squallidi mercenari) rimane comunque lo sport più amato dagli italiani.

Mi sono spesso chiesto: perché amo il calcio così tanto? Semplice, perché dietro questa parola si nasconde un mondo, un mondo fatto di cose belle e sane!

Potreste ribattere parlando di calciopoli, partite comprate, buu razzisti, ultrà violenti, giocatori che inseguono solo fama e denaro. Avete assolutamente ragione!
Non voglio ignorare l'esistenza di queste piaghe, né voglio illudermi che si tenda ad enfatizzare troppo certi comportamenti, perché so perfettamente che esistono e minano sensibilmente i principi di questo sport.

Però amo il calcio. E lo amo perché è vita. Lo amo perché è rispetto. Lo amo perché è amicizia. Lo amo perché mi ha reso migliore, perché mi ha fatto conoscere tantissime persone, perché mi ha fatto appassionare e meno male che esistono le passioni! Lo amo perché regala emozioni speciali, uniche e indescrivibili.

Comprate un pallone ai vostri figli anziché uno smartphone, la domenica pomeriggio provate due tiri in giardino anziché lasciarli davanti alla play!

Rendiamo migliore questo sport, tutti assieme! Non è forse dal basso che sono partite le più grandi rivoluzioni? Educhiamoci a vivere il calcio in modo sano e genuino, sono certo che le generazioni future vivranno un mondo migliore.




Nessun commento:

Posta un commento