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martedì 10 maggio 2016

100 passi di legalità

Cari lettori, spero che tutti voi abbiate avuto modo di conoscere (o quantomeno sentire nominare) Peppino Impastato. Peppino paga con la vita il suo impegno a favore della legalità. Le sue denunce continue contro la mafia lo porteranno ad avere avere molta popolarità e, purtroppo, anche dei nemici. Venne assassinato il 9 maggio 1968 a Cinisi, anzi per l'esattezza venne legato ai binari della ferrovia e fatto saltare in aria con la dinamite.
Con questo articolo vorrei farvi riflettere: quanti passi noi Italiani abbiamo fatto verso la legalità? Ed ancora, quanti altri  Peppino dovranno sacrificarsi per poter avere un cambiamento?
Peppino è stato tra i primi Martiri della mafia.
Da quel 9 Maggio 1978 è cambiato qualcosa nelle coscienze di noi italiani?
Sicuramente la tecnologia ed il progresso hanno portato alla sensibilizzazione delle coscienze, perché se non fosse stato per internet, non avrei potuto documentarmi in modo rapido su fatti accaduti prima della mia nascita.
Sicuramente tutti gli avvenimenti che si sono succeduti fino ai nostri giorni non mi fanno pensare e sperare bene. Gli anni '90 con le stragi di mafia, hanno segnato un periodo ancora più buio.
Oggi viviamo nel ricordo di quegli anni e di quelle vittime.
Però credo che arrivati a questo punto, il ricordo non serva a nulla!
Noi italiani siamo capaci di cambiare?
Nei vari viaggi che ho fatto all'estero, ho incontrato gente che mi ha detto che noi italiani nasciamo mafiosi, perché è nel nostro DNA. Quindi, finché noi non cambieremo le nostri abitudini ed i nostri modi di fare resteremo tali. 
Noi, nel nostro piccolo, nelle nostre vite, nel nostro quotidiano abbiamo notato dei cambiamenti? Ci rendiamo conto che queste vite spezzate stanno raccogliendo i frutti?
Non basta ricordare il 9 Maggio di ogni anno sui vari social network con frasi o foto il martirio di Peppino, o il 23 Maggio scrivere tutti in coro le frasi celebri di Giovanni Falcone ecc... ecc...
Troppo semplice.
Credo che oggi ognuno di noi debba interrogarsi, chiedersi: "devo ricordare solo un giorno all'anno Peppino, Giovanni o Paolo e tutti coloro che si sono sacrificati per questa causa? Oppure ogni giorno devo svegliarmi e credere nella legalità e professare il loro modo di vivere?".
Non per forza dobbiamo lottare contro la Mafia in quanto tale. Ma il rispetto delle piccole cose, nella vita quotidiana vuol dire essere testimoni della legalità!
Vi lascio riflettere e chiudo la mia  riflessione con la frase di un grande uomo. Un uomo che non ha lottato direttamente contro la mafia, ma il suo grande sapere lo ha reso senza dubbio una persona saggia oltre che un grande scienziato. Ma soprattutto un grande uomo che ha dato la colpa ai suoi simili che se ne stanno fermi li a guardare mentre tutto va a rotoli!

Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai delinquenti, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
(Albert Einstein)

Buona riflessione

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