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sabato 28 maggio 2016

Le Cronache di Leinthindoen - Libro I, La guerra degli ordini - Capitolo: Il dolce riscatto

"Axir, lo senti il vento? è davvero dolce, così soave nel suo essere invisibile ..." disse Mhonia osservando Axir, con un po' di timidezza e nel mentre notava il suo profilo da guerriero, i suoi capelli biondi che si lasciavano toccare dalla brezza naturale e il suo corpo robusto ed esile al tempo stesso,accovacciato su una roccia di fronte al lago di Louf.
Dal canto suo, il giovane guerriero Doithil  non rispose alla  giovane sacerdotessa ma continuava a fissare sulla superficie marina le onde che si propagavano su di essa e il rumore delle rane che sguazzavano alla ricerca di insetti; la cosa che lo colpiva di  più era la flebile luce lunare, non visibile da quell'angolazione... ma la luce c'era.
"Axir, hai qualcosa che non va?" disse con insistenza la giovane donna elfa, non poteva sopportare di essere ignorata.
"Pensi che i tuoi incantesimi di protezione mentale possano resistere alle capacità telepatiche di un doithil?" disse con un leggero sorriso Axir, voltandosi verso di lei.
"C-C-Cosa vorresti dire?", disse diventando tutta rossa, "Io non penso a nulla".
"Certo... beh vedi... guarda la luna, io non la vedo, ma c'è... la sua luce illumina la notte come se fosse stata messa a guardia, come compagna del sole, come compagna della vita", e aggiunse: "tutto funziona con sincronicità, tutto si muove... il vento dà senso all'ambiente, l'acqua dà vita e la luce mantiene l'ordine".
"Con questo cosa vorresti dire?" rispose la sacerdotessa, perplessa e imbarazzata al tempo stesso.
"Davvero non lo hai ancora capito?" sorrise Axir alzandosi e si incamminò verso di lei fissandola negli occhi.
Lei non riusciva a reggere il suo sguardo e si girò di scatto e iniziò a muoversi verso la collina.
"Ferma, Mhonia!" disse lui; lei si voltò... lui ormai a 20 centimetri da lei, pose la sua mano sul suo dolce seno senza volgarità e con molta eleganza soggiunse: "voglio dire che io e te siamo un universo... i nostri cuori battono all'unisono... la nostra testa è una sola... ed il desiderio è comune, sai come si chiama? Amore!".
Non poteva essere vero, doveva essere un sogno, Mhonia era sconvolta. Non poteva aver scoperto i suoi pensieri, per troppo tempo ha mascherato il suo amore per lui. Notti lontano da lui negli accampamenti per non guardarlo la notte, per poi svegliarsi e osservare il suo dolce respiro mentre dormiva, sistemargli la coperta di pelle di nascosto.
"Mhonia, sono giorni che avverti i tuoi pensieri come me ma attualmente siamo in una condizione che non possiamo permetterci questo. Troppi rischi ed un incontro importante da fare, con i Luinif, il mondo non vuole il nostro amore attualmente ma se mi spieghi cosa ti ha detto il sommo sacerdote proverò a lenire questo tuo dolore... Io ci tengo a te Mhonia!".
Lei non ci credeva e si avvicinò per baciarlo ma un forte rumore bloccò lui, un rumore di sangue, di carne squarciata, i suoi occhi diventarono bianchi, poi neri e poi viola... ed il guerriero cadde a terra... Mhonia gridò: "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!".
Davanti a lei 3 figure incappucciate armate di pugnale magico la accerchiavano e lei cadde a terra con il cuore spezzato, senza forza.
"Mhonia... sono io, sono Axir"; lei si voltò e davanti a lei c'era di nuovo lui; smise di piangere.
"Che scherzo è mai questo?" disse mentre singhiozzava. Era pervasa da un insieme di emozioni negative e positive tutte insieme che non stava riuscendo a gestire.
"Era un mutaforma, una spia degli Ordini Neri, ti  abbiamo seguita, non ci sarà nessun incontro. Era un modo per trarlo in inganno".
"Ed avete usato me per questo? Di chi è stata l'idea?"
"Mia" disse Axir "ma sappi che mi dispiace"
"Non ti dispiacere"
"Io sentivo tutto" aggiunse Axir.
Silenzio tombale. Lei chiuse gli occhi, li aprì di scatto ed erano completamente bianchi: "eri talmente concentrato a capire che fosse una spia che non ti sei reso conto che siamo circondati da quattro Ordini" e mentre diceva ciò una grande bolla bianca si creò intorno a loro, sprigionata dalla sua anima.
Si voltarono di scatto e gli altri quattro Ordini del Mondo Neutrale erano li, armati.

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