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sabato 7 maggio 2016

Altro che Talent...qui è questione di Talento

Giuliano, Andrea, Emanuele, Ermanno, Andrea e Danilo. Per alcuni sono dei nomi messi lì a caso ma, in realtà, sono meglio conosciuti con il nome de I NEGRAMARO. Se non li conoscete, prima vergognatevi per almeno 10 minuti in assoluto silenzio e poi provate ad ascoltare a tutto volume una loro canzone e non potrete più farne a meno. Ieri sera sono stata ad un loro concerto al Palamazzola di Taranto e le emozioni provate ascoltando le loro canzoni sono difficili da descrivere ma ci proverò lo stesso. Ogni canzone, ogni parola, ogni nota si incastra perfettamente con un momento preciso della tua vita, non importa quale, ma avverrà sempre. Una delle loro caratteristiche, a parte la voce meravigliosa di Giuliano Sangiorgi e la bravura degli altri componenti del gruppo, si trova proprio nelle parole delle canzoni e nel ritmo: che tu sia incazzato, triste, malinconico, felice o carico ci sarà SEMPRE una canzone che sembra cucita addosso a te come un abito su misura.


Penso che qualsiasi parola che io dica possa sminuire la bravura di questi ragazzi uniti da una grande amicizia di ben 13 anni. Non stiamo parlando di una band nata e scoperta grazie ai Talent che ormai hanno invaso le nostre vite; niente X-factor, nè Amici, nè The Voice ma si parla di una vera e propria gavetta che hanno dovuto fare per far sentire la loro voce. Sono apparsi per la prima volta a Sanremo con il brano "Mentre tutto scorre" e non tutti hanno creduto nella loro bravura. Ma il sold out di queste prime date del tour "La rivoluzione sta arrivando" continua a ripagare tutti i sacrifici che hanno fatto e che li fanno rimanere umili tanto da bloccare il concerto per 10 minuti; si erano infatti resi conto che una persona tra il pubblico si era sentita male e hanno ripreso a suonare solo dopo essersi assicurati delle condizioni del/della ragazzo/a.

Mi ha colpito molto la canzone "La rivoluzione sta arrivando" da cui prende il nome il nuovo album: è una canzone dedicata alla Terra e a quanto questa sia stata ritenuta scontata ed eterna quando invece non ci rendiamo conto che, se si trova in queste condizioni disastrose, la colpa è solo nostra ma che comunque non è troppo tardi per salvarla. Vi invito ad ascoltarla e a fare attenzione in particolare ad una parte del testo "...lo senti chi ti parla è l'universo, lo fa da sempre ma non eri attento, e ora che lo ascolti è il tuo momento, di fare un salto per cambiare il mondo, ehi salvala, la rivoluzione sta cercando la soluzione dentro il mondo, e tu quale mondo sei?".


Devo solo dare una nota di demerito alla serata di ieri e cioè la gente che non si è minimamente mossa dalla sedia. Come si fa? Come fate a non muovere neanche per sbaglio la gamba al ritmo di Nuvole e Lenzuola? Come fate a non urlare MERAVIGLIOSO nel magico momento di omaggio ad un altro mito della storia della musica italiana DOMENICO MODUGNO? Ero già stata ad un concerto dei Negramaro all'arena di Verona e pensavo che la staticità di molte persone fosse dovuta più alla location; ma dopo ieri ho capito che ad alcune persone piace comprare il biglietto per un concerto rock e starsene sedute senza muovere neanche i muscoli delle palpebre. E come direbbe Giuliano Sangiorgi "ma ce CAZZU be tice la capu?"

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