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lunedì 9 maggio 2016

Wine tasting di qualità

Nell'incantevole cornice del Chiostro dei Domenicani di Lecce, si è tenuto la sesta edizione dell'evento "Wine tasting di qualità" organizzata da uno dei più grandi distributori di food & beverage del Salento: Linciano Liquors. E potevamo noi esimerci dall'andare a visitare questa fiera di sapori da tutta Italia? Ovviamente no, sopratutto per poter dare a voi lettori di GenericaMente un resoconto della giornata.

Assieme a Davide, prode ed instancabile fotoreporter, abbiano iniziato il percorso con una azienda di Melendugno (Le), Le Sciare, nel cui stand un casaro dai toni molto vintage ci ha offerto dei formaggi (caciotte, ricotte e robiolini) di latte di pecora, capra e mucca, sia conditi con cannella o zenzero, sia stagionati in carbone vegetale. Profumi di un tempo e sapori molto intensi uniti all'accostamento di spezie insolite ma vincenti.



                                         Le Sciare, formaggi tipici Salentini



Ci spostiamo di qualche stand e subito rimaniamo colpiti dai vasetti di conserve che campeggiavano sul tavolino: crema di carciofi, pesto di rape dolci e piccanti (di cui siamo stati omaggiati con nostro immenso piacere), una conserva di pomodoro classica davvero deliziosa e la salsa ai pomodori gialli, novità recente sul mercato.
Rimanendo in zona, ci siamo fermati a parlare con Lorenzo il quale ha portato i prodotti del Pastificio Mancini, una azienda agricola (ossia che preparara la propria pasta con la farina del grano che loro stessi coltivano) di Monte San Pietrangeli (Fm); parlare con lui è stato un vero piacere e ci ha trasmesso tutta la passione che sta in ogni pacco di pasta: l'azienda è attiva da 80 anni ma solo da 6 ha iniziato a produrre il prodotto che più ci ha reso celebri nel mondo!! I formati proposti erano davvero interessanti, così come il packaging molto accattivante. Lo ringraziamo per il dono fattoci e proseguiamo il viaggio nel settore food.


                                         Pastificio Mancini, Marche



Cambiando stanza incontriamo Le Saittole, un'azienda di Castri di Lecce che ci ha proposto delle olive da aperitivo molto particolari: le kalamata, una cultivar originaria della Grecia ma impiantata nel Salento da cui si ottengono olive grandi, polpose e col nocciolo piccolo; da queste olive poi hanno preparato diversi tipi di patè tra i quali ha trovato il nostro positivo riscontro quello con pepe e menta. Tra gli oli proposti ci ha colpito molto quello di olive koroneiki, altra varietà di origine greca, il quale è molto aromatico e fruttato, delicato in bocca ma deciso e pungente subito dopo.
Concludiamo con l'Azienda agricola De Castro, di proprietà di due sorelle di San Pietro Venrotico (Br), e la sua pasta di 100% grano Saragolla, una varietà antica di grano duro molto particolare e poco conosciuta; sono molto curioso di provare questo prodotto (anche perchè la pasta già cotta è stata razziata selvaggiamente dagli altri avventori della fiera), e dopo il dono di una confezione da parte di una delle due sorelle, la prova è molto più fattibile!

Passiamo ora alla parte del beverage, iniziando con le bollicine.Siamo partiti con la Cantina Derbusco Cives, il cui nome sta per "abitanti di Erbusco", toponimo del '500 della capitale morale della Franciacorta. Questa azienda è nata nel 2004 dall'idea di cinque amici ed il logo richiama appunto il segno che i cinque calici di vino lasciano sul tavolino del bar; uno dei soci ci racconta dei loro spumanti realizzati tutti con lunghe maturazioni sui lieviti ed una particolare tecnica di rifermentazione in bottiglia che si differenzia dal classico champagne poichè al posto dello zucchero di canna si usa del mosto selezionato.


                                         Derbusco Cives, Franciacorta



Sullo stesso tavolo di servizio assaggiamo anche i prodotti dell'Azienda agricola Marco Porello, in particolare due bianchi molto particolari: un 100% favorita (vitigno parente del vermentino, arrivato dalla Liguria seguendo la Via del Sale, ma con antenati sardi) annata 2015, molto intenso sia sul piano aromatico che gustativo, con una nota minerale molto intensa dovuta al terreno molto ricco di sabbia; il secondo vino era un 100% arneis, altro vitigno autoctono delle zone del Roero.



                                         Marco Porello, Langhe



La maggior parte del nostro tempo però lo abbiamo passato al banco dell'azienda altoatesina Roner, famosa per i suoi distillati ma anche per i vini della linea Ritterhoff. Per primo abbiamo assaggiato il Lenz, un vino ottenuto da un blend di tre vitigni: moscato giallo (per l'aromaticità), chardonnay (per la struttura) e muller-thurgau per il gusto. Il secondo vino degustato era il classico gewürztraminer, vitigno della zona storica di Termeno (Tramin) che cresce su un terreno argilloso misto a sabbia ad una altitudine di 450m s.l.m.; esso ha una resa più bassa che si traduce in un più ampio bouquet di profumi. Il terzo vino provato era un 100% lagrein, vitigno autoctono di Bolzano, dagli intensi riflessi rubino ed un aroma che richiamava frutti di bosco e cioccolato. Passiamo dunque a liquori e distillati: dopo le due ottime grappe assaggiamo il liquore ai fiori di sambuco (dal sapore che mi ricordava le caramelle Rossana) con cui, aggiungento prosecco e menta, si prepara il cocktail Hugo e concludiamo cou un dry gin meraviglioso distillato con aggiunta di pigne di pino cirmolo (si raccolgono ogni due anni), achillea, radice di violetta, radice di genziana e altre spezie che contribuiscono a renderne il sapore unico. Non mi sono privato, infatti, di un gin tonic con questa meraviglia prima di tornare a casa!!



                                         Ritterhoff, Alto Adige



Tra le curiosità assaggiate trova posto nella mia recensione il "barolo chinato" (no, non vuol dire che sta a pecora), un vino aromatizzato con china, rabarbaro, cardamomo e altre spezie. È un prodotto che si ottiene dopo circa 10 anni: almeno 4, da disciplinare, per essere un barolo DOCG, e poi altri 7/8 anni di maturazione in botte dopo l'aggiunta di una soluzione idralcolica speziata. Quando è pronto? Semplice, solo quando l'assaggiatore non è soddisfatto del prodotto! Io lo consiglio con il cioccolato, da paura...

Abbiamo concluso il nostro tour con l'assaggio dei (purtroppo pochi) passiti tra cui vale la pena annoverare Le ricordanze (azienda Taurino) 2001 e 2009, di uve semillon e riesling italico, il passito rosso di amarone (azienda Tommasi) e un vin santo, il Tre Rose (azienda Bertani di Montepulciano, Siena).

                             
                                 
                                          Distillati vari

Considerazioni sull'evento decisamente positive; la maggiorparte degli espositori era molto entusiasta di parlare con noi e la scelta del food & beverage proposti era di altissimo livello (anche grazie ai cuochi chiamati a preparare i piatti al momento). Ringrazio anche lo speziale di Linciano, a cui farò presto visita per prendere un poco di aromi particolari per.... beh, sorpresa!!

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